Canali Minisiti ECM

Dalla dieta stop alla demenza

Nutrizione Redazione DottNet | 01/01/2019 14:28

Attraverso modifiche dei batteri intestinali, al via lo studio inglese

Un giorno anche con la dieta si potrà contribuire a controllare l'Alzheimer: è l'obiettivo ultimo di un progetto di ricerca che ha preso il via presso la University of Aberdeen (Scozia) e che coinvolgerà pazienti e soggetti sani di controllo.  Secondo quanto annunciato in una nota dell'ateneo, il progetto all'inizio verterà sul vedere se il microbiota dei pazienti è diverso e riconoscibile rispetto a quello di individui sani.

Poi in un secondo tempo l'obiettivo sarà vedere se modificando il microbiota intestinale dei pazienti attraverso l'alimentazione o l'integrazione con probiotici si possono ottenere dei benefici in termini di riduzione dei sintomi fisici e psicologici della demenza. Inizialmente lo studio consisterà nella raccolta di campioni di feci di tre gruppi di individui: pazienti con demenza e disturbi comportamentali; persone con demenza ma senza problemi di comportamento; un gruppo di controllo di persone sane senza demenza.

pubblicità

"E' divenuto evidente che esiste una comunicazione bidirezionale tra microbiota intestinale e cervello - spiega il coordinatore del progetto Alex Johnstone. Il nostro obiettivo sarà identificare se cambiamenti nella dieta possano influenzare i sintomi clinici della demenza".  "Questo studio unico nel suo genere potrebbe portare allo sviluppo di interventi dietetici come soluzione per prevenire problemi comportamentali e fisici che sono associate a prognosi negativa nel paziente con demenza" - continua.  "Vogliamo verificare che l'asse intestino-cervello giochi un ruolo chiave nei disturbi comportamentali associati alla demenza".

Commenti

I Correlati

Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) promuove da anni la donazione di latte umano, un vero salvavita per i bambini che non possono essere allattati al seno dalla propria mamma

Il valore di indice di massa corporea (Bmi) non sarebbe appropriato per le modifiche della composizione corporea con l'invecchiamento

Sinpf e Sinpia: “Aderenza a cure fondamentale per controllare l’impulsività”

Ti potrebbero interessare

Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) promuove da anni la donazione di latte umano, un vero salvavita per i bambini che non possono essere allattati al seno dalla propria mamma

Il valore di indice di massa corporea (Bmi) non sarebbe appropriato per le modifiche della composizione corporea con l'invecchiamento

Una review pubblicata sul Journal of Traslational Medicine punta i riflettori su alcuni alimenti che fanno parte integrante della dieta mediterranea, ma che vengono spesso sottovalutati

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto